Alcune aziende non sopravviveranno la crisi; altre ne emergeranno meglio posizionate. Molto dipenderà dalle loro capacità digitali e di analisi.

Sondaggi recenti hanno mostrato un calo delle intenzioni di acquisto dal 70 all’80 percento in modalità offline e dal 30 al 40 percento di quelle online in Europa e Nord America, anche in paesi che non sono stati completamente in lockdown causa Covid.
Il commercio elettronico non sta chiaramente compensando il calo delle vendite nei negozi fisici, tuttavia, è stata un’ancora di salvezza per i brand in quanto i negozi sono stati chiusi e la situazione continuerà ad essere critica durante questo periodo iniziale , così come probabilmente continuerà dopo il periodo di ritorno alla normalità.
Ciò suggerisce che una percentuale delle vendite offline potrebbe migrare permanentemente al commercio elettronico in quanto molti consumatori hanno apprezzato i benefici di questo canale di vendita.
E- commerce oltre il semplice sales channel
Il digitale non è solo un canale di vendita sempre più importante; può anche aiutare le aziende ad adattare le strutture dei costi e rendere ogni fase della supply chain migliore, più rapida ed economica.
Ad esempio, la digitalizzazione può abilitare nuove opzioni logistiche e di metodologia delle vendite (come click-and-collect e drive-through), alimentare modi innovativi di acquisizione dei clienti e aiutare a prevedere e gestire l’inventario per creare una logistica di approvvigionamento più resiliente.
Le aziende che erano digitalmente e analiticamente mature hanno performato in maniera esponenziale rispetto ai concorrenti che non avevano sviluppato solide capacità digitali e di analisi in periodi non sospetti.
La crisi COVID-19 ha solo allargato la forbice tra i leader del settore e i competitor lenti nell’accelerazione digitale.
Nel mondo post-COVID-19 sia il digitale che la capacità analitica delle aziende tenderà ad assumere ruolo ancora più importante.
Ricalibrare le strategie di marketing
Dovranno assumere un ruolo chiave le leve del marketing digitale. Quando ci sarà il “bounce back “della domanda ed In previsione di uno spostamento verso le vendite online, il budget dedicato al marketing dei canali digitali dovrà sicuramente essere riparametrato in maniera congrua.
Il distanziamento fisico potrebbe continuare, rendendo i consumatori meno propensi a visitare i negozi fisici e potrebbe emergere un’economia “contactless” , portando l’e-commerce e l’automazione a un nuovo livello inimmaginabile qualche mese fa.
Pertanto, bisogna cogliere l’occasione per immergersi full speed nell’arena digitale rendendola il centro del modello operativo,sfruttando i canali digitali per indirizzare il traffico in negozio e viceversa.
Le aziende devono accelerare le proprie capacità online sia nella generazione della domanda che nella gestione delle operazioni,fornendo un esperienza omni-canale eccellente.
Un sales floor diverso
Altro aspetto operativo sarà riconfigurare il footprint del negozio e di conseguenza, riducendo ad esempio lo spazio in negozio a categorie di prodotti con elevata penetrazione online.
Dare al consumatore una vera esperienza omnicanale.
Un altro must sarà rendere facile per i clienti eseguire qualsiasi operazione omnicanale (ad esempio acquistare online da un negozio se il prodotto non è in stock fisicamente) contestualmente I team di marketing devono anche essere recettivi, pronti a raccogliere ed analizzare tutti i dati disponibili per generare leads dettagliati sul portfolio clienti.

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